Nel 2010 ho fondato l’Associazione Culturale “Yoga Sanremo” vedi https://yogasanremo.blogspot.com, organizzando fino al 2017 un totale di 462 stage dedicati ai più svariati argomenti yogici, filosofici, meditativi e spirituali. Oggi guido la Top experience “Wine AND Meditation” vedi https://wineandmeditation.blogspot.com e promuovo seminari sull'Esicasmo, sullo "Yoga Cristiano", sulla "Preghiera del cuore" e sulla "Meditazione contemplativa degli antichi Padri del Deserto". Luca D’Amore Mobile (anche WhatsApp ) 3408007000 E-Mail yogasanremo@libero.it

I nove ostacoli dello Yoga


Secondo gli Yogasutra di Patanjali, ci sono nove ostacoli sulla via dello yoga. Sono ostacoli che spesso incontriamo anche nella vita.

1. La malattia
Essere malati rende più difficile la pratica fisica e spirituale. La prima cosa da fare è impegnarsi per recuperare la salute. Questo, talvolta, più che prendere diligentemente le medicine prescritte, comporta cambiare abitudini dannose per la nostra salute: eccesso di stress, poco riposo, poco movimento, alimentazione squilibrata.
2. L’umore mentale
Uno stato d’animo ballerino può essere un grosso ostacolo: un giorno ci sentiamo ottimisti e pieni d’energia, il giorno dopo stanchi e depressi. Anche questo può essere causato o incoraggiato da cattive abitudini: troppo cibo, alcool, droghe, pensieri negativi, persino il tempo metereologico, eccessivo attaccamento ai risultati della vita professionale.
3. Il dubbio
Tutti occasionalmente abbiamo dei dubbi su quello che facciamo. Se il dubbio può essere uno stimolo per l’intelligenza per riflettere e approfondire, un eccesso di dubbi può essere paralizzante.
4. La fretta di ottenere risultati
La fretta di ottenere risultati può essere controproducente. Il caso tipico è forzare le posizioni: se non siamo pronti per un certo allungamento e cerchiamo di ottenerlo con la forza, possiamo lesionarci tendini o legamenti. Mentre uno strappo muscolare o anche una frattura possono guarire in modo relativamente rapido, una lesione ai tendini è molto lenta a ripararsi, e la riparazione è difficilmente perfetta. Ecco che la fretta di arrivare rallenta il progresso.
5. La rassegnazione rinunciataria
La rassegnazione, intesa come mancanza di entusiasmo e di energia, si manifesta con pensieri del tipo “ma perché sto facendo questo? forse non è la scelta giusta per me, non vedo risultati, forse sarebbe meglio rinunciare”.
6. La distrazione dei sensi
L’inseguimento delle sollecitazioni dei sensi sono un altro grande ostacolo: mangiare, bere alcolici e superalcolici, frequentare amicizie e locali pubblici dove cercare continue stimolazioni assorbono l’energia che potresti dedicare alla pratica dello yoga. La differenza è che la distrazione dei sensi assorbe energia (basti pensare a come può essere faticoso digerire un pasto troppo abbondante), mentre la pratica dello yoga ne assorbe e ne restituisce.
7. La compiacenza
Un ostacolo particolarmente pericoloso lo troviamo quando, dopo avere fatto dei progressi e ottenuto dei risultati, pensiamo di avere capito tutto e di essere arrivati a destinazione. Quello è uno dei momenti più pericolosi.
8. La delusione
Dopo aver compiuto quelli che ci sembrano grandi progressi, ci rendiamo conto che c’è ancora tanto da fare e da imparare. A questo punto la delusione può indurre a rinunciare.
9. La perdita di fiducia
La perdita di fiducia è analoga al punto precedente, ma qualitativamente diversa. Abbiamo raggiunto limiti che non avevamo mai raggiunto prima ma ci manca la forza di continuare.

La soluzione: accontentarsi di essere ogni giorno un po’ meglio del giorno prima, di aggiungere un passo al passo precedente. Ogni lungo viaggio comincia con un singolo passo e, passo dopo passo, se ne fa di strada…
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