Nel 2010 ho fondato l’Associazione Culturale “Yoga Sanremo” vedi https://yogasanremo.blogspot.com, organizzando fino al 2017 un totale di 462 stage dedicati ai più svariati argomenti yogici, filosofici, meditativi e spirituali. Oggi guido la Top experience “Wine AND Meditation” vedi https://wineandmeditation.blogspot.com e promuovo seminari sull'Esicasmo, sullo "Yoga Cristiano", sulla "Preghiera del cuore" e sulla "Meditazione contemplativa degli antichi Padri del Deserto". Luca D’Amore Mobile (anche WhatsApp ) 3408007000 E-Mail yogasanremo@libero.it

Stage GRATUITO "LA MEDITAZIONE CONTEMPLATIVA DEGLI ANTICHI PADRI DEL DESERTO"



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La “meditazione contemplativa” è un metodo di meditazione molto antico, per ricondurre la mente a riposare nel cuore, attraverso l’insegnamento dei primi monaci cristiani, i Padri del Deserto, specialmente Giovanni Cassiano, vissuto nel IV secolo dopo Cristo, ma non è solo prerogativa dei monaci e delle monache. E’ una dimensione interiore verso la quale tutti noi siamo chiamati. Non si tratta d’esperienze straordinarie o di stati alterati della coscienza. E’ quello che Tommaso d’Aquino chiamava “il semplice godimento della verità”.

Meditare non è esattamente un modo di “fare” qualcosa, ma è il modo di “diventare” qualcuno; diventare noi stessi: creati da Dio, redenti da Gesù e templi dello Spirito Santo. Nella meditazione si va di là dei pensieri, perfino dei santi pensieri. La meditazione concerne non tanto il pensare, quanto l’essere. E nella “meditazione contemplativa” cerchiamo di diventare le persone che siamo chiamati ad essere: non pensando a Dio, ma essendo con Lui.

In una definizione molto antica la meditazione è descritta come “l’elevazione del cuore e della mente a Dio”. Che cos’è la “mente”, che cos’è il “cuore”? La mente è l’organo che pensa; essa interroga, pianifica, si preoccupa, fantastica. Il cuore è l’organo che sa; esso ama. La mente è l’organo della conoscenza, il cuore è l’organo dell’amore. La consapevolezza mentale deve alla fine cedere il passo aprendosi a quella via di conoscenza del cuore. L’amore è conoscenza completa.

Con la “meditazione contemplativa” non pensiamo a Dio, non gli parliamo né gli chiediamo qualcosa. Noi, semplicemente, siamo con Dio, che è in noi nello Spirito Santo che Gesù ci ha dato. Lo Spirito Santo è l’amore, la relazione d’amore che scorre tra Padre e Figlio. E’ lo Spirito che Gesù ha soffiato dentro ogni cuore umano.

San Paolo ha affermato che noi non sappiamo come pregare, ma che lo Spirito prega dentro di noi (Romani 8:26). Questa è la chiave per comprendere l’effettivo significato della “meditazione contemplativa”. Ci suggerisce che s’impara a meditare non tentando di meditare, ma rinunciando allo sforzo, nell’abbandono. E imparando, invece, ad essere.

La “meditazione contemplativa” apre l’accesso alla più profonda preghiera del cuore, dove scopriamo che “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che c’è stato dato” (Romani 5:5). Questa è esperienza pura, di là del pensiero, del dogma e dell’immaginazione.