Yoga significa “unione” e
Nidra significa “sonno”: l’affiancamento dei due termini indica il
raggiungimento di uno stato di coscienza che è diverso sia dal sonno sia dalla
veglia, una dimensione molto sottile e spirituale che ci permette di
raggiungere uno stato straordinario di rilassamento completo, allentando le
tensioni e i disagi che si accumulano nella vita quotidiana e ristabilendo il
benessere mentale ed emozionale.
Yoga Nidra significa
letteralmente “sonno di meditazione”. E’ il sonno degli yogin e delle yogini,
che ritirano i propri sensi dagli stimoli esterni, pur riuscendo a conservare
la mente sempre vigile. Con lo Yoga Nidra, infatti, si resta presenti in ogni
momento che si sta vivendo, fino a raggiungere un totale rilassamento fisico e
interiore; un sonno apparente, che non consente alla mente di perdersi.
Nella pratica dello Yoga
Nidra, si focalizza l’attenzione su un punto preciso del corpo che poi può
espandersi anche di là della stessa percezione fisica; ai
massimi livelli di Yoga Nidra è possibile “viaggiare” in modo cosciente oltre i
limiti del corpo e dell’intelletto, fino a percepire il proprio Sé e
l’Assoluto. Secondo gli yogin, cinque soli minuti di Yoga Nidra
condotto in maniera corretta, è paragonabile al sonno di una persona
“ordinaria” della durata di una notte intera.
Pensando troppo accumuliamo tensioni, ma quando
il corpo si riposa e si rilassa, spostiamo l’attenzione sul respiro e sulle
varie parti del corpo, fino ad arrivare a percepirle. Il respiro ci ricarica di
Prana luminoso, esalando le scorie come un fumo grigio, che ad ogni espirazione
si allontana lasciandoci più puliti e leggeri. Si entra così in un profondo
stato di quiete: allentamento e
conseguente dissoluzione delle tensioni muscolari, respirazione involontaria e
tranquilla, battito del cuore regolare, organi e visceri interni a riposo,
serenità di pensiero, ovvero quel “vuoto cosciente” molto simile alla pratica
della meditazione.
Quando la coscienza è
vincolata dall’attività sensoriale, la sua capacità di ricezione rispetto
all’interiorità e alla dimensione spirituale diminuisce, c’è molta dispersione
e le elevate frequenze mentali creano disturbo: diversamente, disinserendo
momentaneamente l’attività dei sensi e riportandone l’energia alla percezione
interiore, all’occhio mentale, la coscienza può espandersi senza incontrare
ostacoli, ritrovando una condizione d’unità.
Per ottenere tale effetto si
utilizzano tecniche di conduzione verbale mediante induzioni al rilassamento.
In primo luogo si prepara la trasformazione attuando una “pulizia”, una
liberazione delle tensioni che conduce l’individuo al suo stato naturale,
ricettivo, non modificato o influenzato dalle impressioni fisiche, mentali ed
emotive. Attraverso questa metodologia Yoga Nidra punta alla rimozione delle
distrazioni o degli elementi d’interferenza alla percezione interiore: la mente
pacificata lavora su un livello diverso, in uno stato in cui è possibile un
contatto diretto con la nostra vera essenza.
Yoga Nidra muta quindi il
flusso dell’energia: questo flusso che normalmente ha la tendenza a muoversi
dal corpo alla mente, a causa dell’identificazione di quest’ultima con il corpo
fisico e le sue dipendenze, è rovesciato e prende a scorrere dalla mente al
corpo ristabilendo le corrette gerarchie. Questo è il terreno più fertile e
favorevole, per piantare il seme del cambiamento in senso spirituale.